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Cassazione 2024: Fino ai 3 anni il minore può pernottare solo nella casa del genitore collocatario

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La sentenza della Cassazione n. 19069 del 2024 ha stabilito un nuovo e importante principio riguardante il pernottamento dei minori in caso di separazione dei genitori.

La Suprema Corte, con questa decisione, pur ribadendo la centralità nel nostro ordinamento del principio di bigenitorialità, ha chiarito che il minore non potrà pernottare fuori dalla casa del genitore collocatario fino al compimento del terzo anno di età. Questo provvedimento è stato motivato dalla necessità di garantire la stabilità emotiva e psicologica del bambino durante i suoi primi anni di vita, considerati cruciali per uno sviluppo equilibrato.

L’importanza della Sentenza n. 19069/2024

Il provvedimento della Cassazione risponde alle crescenti preoccupazioni relative alla gestione dell’affidamento nei primi anni di vita del bambino. La decisione sottolinea l’importanza di un ambiente stabile e familiare, evidenziando che, fino ai tre anni, il pernottamento fuori dalla casa del genitore collocatario potrebbe costituire un elemento di stress per il minore.

La Suprema Corte ha quindi individuato nell’età del minore un parametro oggettivo (che potrà comunque essere valutato caso per caso dal Giudice che sarà chiamato a decidere) di base per fissare un limite alla previsione del pernottamento del minore presso la casa del genitore non collocatario.

Pertanto, salvo casi particolari che dovranno essere valutati e motivati dal Giudice, non sarà possibile per il genitore non collocatario trattenere presso di sè il figlio minore per il pernottamento sino al raggiungimento dei tre anni di età.

In particolare, nel caso deciso dalla pronuncia in discussione, la Cassazione ha stabilito che, fino al compimento del terzo anno di età, il padre (genitore non collocatario) potrà vedere il figlio due pomeriggi alla settimana e, alternativamente, il sabato o la domenica pomeriggio. La stessa regola è stata applicata anche per il periodo estivo, nel corso del quale il genitore non collocatario potrà stabilire le vacanze con il figlio senza però poterne stabilire il pernottamento.

Solamente dopo il terzo anno di età, le visite potranno essere integrate con un pernottamento infrasettimanale e uno nel fine settimana di competenza, oltre al pernottamento nei periodi di vacanza.

Implicazioni Legali per le Famiglie

Questa sentenza ha un impatto significativo sulle modalità di gestione degli accordi di visita e sulla definizione del diritto di visita per il genitore non collocatario. È fondamentale che i genitori comprendano le implicazioni legali di questa decisione per evitare conflitti e garantire il rispetto dei diritti del minore.

Inoltre, la sentenza n. 19069/2024 potrebbe influenzare future decisioni giudiziarie in casi simili, rafforzando il principio che il benessere del bambino deve sempre prevalere su altri interessi, compreso il desiderio del genitore non collocatario di trascorrere la notte con il figlio.

Invero, secondo gli Ermellini, un simile provvedimento non violerebbe il principio di bigenitorialità in quanto i tempi paritetici e la previsione di pernotti presso il padre (o comunque presso il genitore non collocatario) debbono conciliarsi con l’età del figlio e con le esigenze di vita dello stesso.

La Suprema Corte ribadisce quindi la centralità degli interessi del minore che devono prevalere su qualsiasi altro interesse coinvolto e ciò anche nel rispetto dell’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che legittima restrizioni al diritto di visita sulla scorta di esigenze connesse al superiore interesse del minore stesso.

 

Cosa Cambia per le Famiglie?

Le famiglie dovranno concordare la regolamentazione delle visite tenendo in considerazione le indicazioni fornite dalla Cassazione. Per i genitori non collocatari, ciò significa che il tempo trascorso con i figli nei primi tre anni sarà limitato alla fascia diurna, con un potenziale impatto sulle dinamiche familiari e sulla gestione della genitorialità.

Consulenza Legale

È essenziale per i genitori separati, divorziati o che abbiano cessato la loro relazione rimanere aggiornati su questi sviluppi e, se necessario, rivedere i propri accordi di affidamento. Per una consulenza personalizzata e per comprendere come questa sentenza possa influenzare il tuo caso specifico, contatta il nostro studio legale. Siamo qui per aiutarti a garantire che i diritti del tuo bambino siano sempre protetti nel rispetto delle ultime disposizioni giuridiche.

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